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Volo dei rapaci

L'arte della Falconeria

Il volo dei rapaci viene svolto nell’Arena Grave mora progettata e realizzata per consentire l’osservazione di vari rapaci con possibilità di apprenderne caratteristiche, comportamenti, versi e nozioni sulle strategie di comunicazione.

Ai tempi attuali, il bracconaggio e l’uso frequente di pesticidi, hanno determinato la rarefazione di molti volatili tra cui gli uccelli rapaci. Ciò ha portato alla nascita di gruppi di ricerca e conservazione, collegati ai giardini zoologici e alla IUCN, organo che censisce gli animali in natura, che tramite programmi europei per le specie minacciate contribuiscono alla conservazione di specie a rischio di estinzione.

Lo Zoo Delle Maitine si impegna in numerosi progetti di conservazione, tra cui quello riguardante la reintroduzione del grifone europeo nel parco naturale del Cornino in Friuli Venezia Giulia, grazie all’installazione di telecamere ad alta definizione e utilizzo di radio collari che consentono il monitoraggio degli individui che frequentano l’area. Il nostro obiettivo con queste attività è quello di sensibilizzare i nostri visitatori verso le problematiche della flora e fauna.

Un pò di storia

Le prime evidenze della pratica della falconeria sono state rinvenute in reperti archeologici e bassorilievi medio orientali risalenti all’ VIII secolo a.C. E’ certo che nel VII secolo a.C. era già diffusa nell’estremo oriente, in particolare in Mongolia dove rapaci come il falco e l’aquila avevano un grande contenuto simbolico. Da lì la pratica della falconeria si diffuse in Cina ed in Giappone. Fu durante il medioevo che la falconeria si diffuse al territorio europeo. Grazie all’imperatore Federico II si ha un dettagliato trattato di falconeria-ornitologia, il “De arte venandi cum avibus”, che completò insieme a suo figlio Manfredi.

In Europa la falconeria toccò il suo apogeo nel XVII secolo diventando un privilegio esclusivo della nobiltà e la caccia con i rapaci divenne la “Falconeria Reale”. Iniziò a venire meno dopo i fasti del Seicento con la liberalizzazione della pratica della falconeria, fino a diventare un semplice hobby nel corso del XIX secolo.

Le capacità venatorie dei rapaci sono oggi utilizzate non solo a fini hobbistici ma per limitare molti problemi legati alla coabitazione tra esseri umani e volatili infestanti (piccioni, gabbiani, ecc…) presenti nelle grandi città in grandi quantità.

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